Che spesso hai educato,
Malamente,
mamma, di emigrati
mamma ,che piangi
un innocente
quella del figlio
ammazzato.
Soffri…
ma destinata a non
contare niente!
Mamma di una
Civiltà matriarcale,
Quando dovevi
Sostituire un uomo,
Di transumanze
A lungo andare.
Nell’ incertezza
Di un suo ritorno.
Tu ,così impura,
Solo Cristo
Ti ha voluto toccare
In un interpretazione
Non sicura
Non puoi salire
In nessun altare.
Sei annoverata
Tra sante e malaffare,
Per te non esiste
Una via di mezzo
Fai parte di una categoria,
Come una cosa
Da salvaguardare.
Ma sei l’ altra
Parte della luna
Queste cose ,
non accettare!
La fine del mondo
Sarebbe sicura
Se come donna
Dovessi scioperare.
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LE MIE MANI
Guardo le mie mani,
quanti pesi hanno portato!
Alle gioie che ho provato
Al fremito,
quando ti ho sfiorato
per la prima volta.
Se le dita potessero parlare!
Leggere tutte le parole,
Quelle dette,
quelle che ho pensato,
non sempre era solo amore.
Alle lacrime
che hanno asciugato,
lacrime di gioia o di dolore
all’ ultima carezza
che ti ho dato!
Ho teso la mano
Per prendere la rosa,
tra qualche giorno
è il mio compleanno,
tutti gli anni
è la stessa cosa,
ricevo la tua rosa nera
in mano,
la stringo ,
voglio sentire le sue spine,
perché diventi una cosa vera,
il suo profumo
esprimerà il tuo amore
le spine ciò che non c’è più.
a.mc.
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CIO' CHE RIMANE
Mi rivolgo al sole, alle stelle,
qualunque cosa
possa luccicare,
non è facile trovare sulla terra,
qualcosa, che mi possa illuminare.
Darei fuoco alla foresta,
quella di sterpaglie , di ricordi,
no..forse mi renderebbe cieca!
Rivedo la fontanella,
dove il bue abbeveravo
quando a settembre,
cantando, allegra vendemmiavo .
Quei grappoli
Trasformati in vino,
rendevano così allegro il cuore,
anche un piccolo lumino,
racchiudeva tutto lo splendore.
Se hai camminato tanto,
ti rimangono la luna con le stelle,
è più facile sollevare lo sguardo,
che vedere le cose di quaggiù.

SPECCHIARSI
Vedo come sei,
la mia anima …
la tua…
quello che sei ora
agli occhi miei.
Nel tuo viso
Vedevo tanti bei colori,
L’ arcobaleno
Del mio cuore!
Ora …scialbo
Freddo…
All’ improvviso
Il grigio prevale..
I tuoi umori…
Quanta presunzione!
Sei quello che eri?
Affascinata
Dalle tue parole,
Non riuscivo a percepire.
Io e te non siamo
diversi,
tu non hai
Nulla di più,
sono finiti tanti
ideali…
oggi sei finito
pure tu!